Chi sono
La mia carriera di radioamatore è cominciata nel 1958 dopo che mi sono iscritto alla Associazione dei Radioamatori A.R.I. come SWL e il nominativo I1-10344.
A quei tempi per avere la patente di radioamatore si doveva superare anche l’esame di telegrafia… Dopo il corso fatto in Sezione ARI di Trieste, mia città natale, e l’esame fatto nel 1961 presso la scuola di radiotelegrafia della marina militare a Venezia nell’isola di San Giorgio, finalmente nel 1962 ho potuto avere la mia licenza di radioamatore. Ho cominciato a trasmettere con un piccolo trasmettitore che mi sono costruito con una valvola 6L6 e un quarzo del BC610 sulla frequenza dei 40 metri. Come antenna usavo una presa calcolata e il ricevitore era il Ducati AR18. Più tardi con un parallelo di due valvole 807 modulate di griglia schermo potei aumentare la potenza di trasmissione. Ebbi anche la fortuna di acquistare il buon ricevitore per quei tempi della Geloso il G209, nuovo e nella sua scatola di legno originale.
Per una decina di anni, dopo l’istituto tecnico e la specializzazione in telecomunicazioni sono stato impiegato in campo ospedaliero. Stufo di sale operatorie, sonde, cateteri, soluzioni parenterali nel 1968 entrai nel progetto elettronico alla Olivetti in Ivrea. Finalmente facevo il mio lavoro con entusiasmo per il quale avevo studiato. E ci rimasi fino al 1992 anno in cui terminai gli anni di lavoro per andarmene in pensione. Appena arrivato ad Ivrea, nel 1968, mi iscrissi subito alla Sezione ARI, partecipando attivamente alla vita di sezione. Nel frattempo i prefissi italiani delle regioni erano cambiati, io ero I1LEP a Trieste, il Piemonte era I1… e così non ho dovuto cambiare il mio nominativo. Trovata l’anima gemella e sposato nel 1971. Nel 1972 e nel 1973 la famiglia è aumentata con due pargoli, Carlo e Valentina la più piccola. Dal 1982 fino al 2010 ho tenuto il corso per l’ottenimento della patente di radioamatore, pur avendo anche altri incarichi nell’ambito della Sezione. Dal 2008 ho anche la licenza americana come IK4VWW. Dal 2010 non sono più iscritto all’ARI, mi sono iscritto all’associazione CISAR, e in ambito della protezione civile ho militato come volontario per circa una decina d’anni. Ho lasciato un volontariato che usava molto del mio tempo. Sono in pensione e il mio tempo non è più impegnato, posso fare finalmente ciò che voglio che prima per mancanza di tempo non potevo fare. Mi diverto a costruire cose elettroniche che poi descrivo con foto e articoli per la rivista Radio Kit. Credo che sia l’unica degna di nota rimasta nel nostro Paese per i radioamatori. Parte degli articoli si possono e si potranno vedere anche in questo mio sito e nella sezione progetti anche tante altre cose.